Dedizione, talento, rigore e passione. I ragazzi che praticano sport ad alti livelli sanno bene quanto questo mix sia importante per ottenere risultati e mantenere la forma fisica. Chiara Naldo, 14 anni, frequenta la classe I del Liceo Scientifico Sportivo ed è una degli atleti promettenti della nostra scuola. Chiacchierando con lei di pallavolo, esperienze, scuola e sogni quello che salta subito all’occhio è la sua tenacia, sorretta da una forte passione.
Quando hai iniziato a giocare a pallavolo? “Circa nove anni fa, avevo cinque anni. Mio padre è allenatore in una squadra perciò mi ha insegnato fin da piccola le basi e questo mi è bastato per appassionarmi e decidere di imparare meglio. Ho iniziato con la Spes Belluno, poi sono passata con il Castion e quindi con il Limana”.
Poi, lo scorso anno, il salto. Ce lo racconti? “Sono stata chiamata nella rappresentativa Belluno – Treviso. Quella per me è stata una grande esperienza, per la quale ringrazio la mia società di allora, il Volley Limana. Su 150 candidate all’ingresso in squadra sono arrivata dodicesima. Nel torneo ci siamo piazzate al secondo posto e per me è stata una grande vetrina perché mi hanno vista giocare i dirigenti di diverse società e ho ottenuto 4 provini. Al termine dei test ho deciso di passare alla Giorgione Pallavolo di Castelfranco perché conoscevo già tre ragazze della squadra, nella rappresentativa con me”.
Come organizzi le tue giornate per studiare e lasciare spazio, anche, agli allenamenti? “Mi alleno tre o quattro volte a settimana e nei week end ci sono le partite. Nei giorni in cui devo scendere a Castelfranco torno a casa da scuola, pranzo e poi studio. Alle 16 parto, mi portano ad allenamento i miei genitori. Torno alle 21.30 circa, mangio e vado a dormire. Gioco in due campionati, l’Under 16 e la seconda divisione”.
Di recente avete ottenuto un bel successo, di cosa si tratta? “Abbiamo partecipato al torneo Campesan ad Abano, insieme alle migliori squadre da tutta Italia. Sono state sei partite molto faticose, giocate tra venerdì e domenica, alla fine siamo arrivate 17esime a livello nazionale. Ne siamo rimaste soddisfatte”.
A cosa pensi prima di entrare in campo? “La pallavolo necessita di molta concentrazione perché è un gioco di testa, prima ancora che di strategia. Perciò nei minuti che precedono l’inizio mi concentro e cerco di immaginare il gioco, le situazioni che si potrebbero creare e mi proietto nella situazione. Poi quando sono in campo mi ricordo di quanto pensato e vedo che tutto si avvera”.
Segui particolari regimi alimentari? “No, ma cerco di mangiare in modo sano e di stare attenta a quello che faccio. Se mi alleno con altre squadre, mi è capitato di recente, presto molta attenzione a non farmi male per non danneggiare la mia società”.
Cos’è per te la pallavolo? “E’ tutto, non potrei mai rinunciarci, è una passione troppo grande. Ho meno tempo dei miei coetanei per uscire con gli amici, ma non sono triste perchè giocare è la cosa che mi rende più felice”.
Cosa pensi dia lo sport ad un giovane? “Tanto, in termini di salute fisica ma non solo. A me la pallavolo ha insegnato il valore del gioco di squadra, della vera unione e dell’amicizia sincera”.