Ciak si gira. Gli studenti del Leonardo da Vinci si sono messi dietro la macchina da presa: il loro corto sul bullismo è arrivato a Roma. Girato a budget zero, con i ragazzi nel ruolo di registi, di cameraman e attori, il breve racconto “Tutta colpa della fisica” è piaciuto alla giuria del Fuori Campo FilmFest, tanto da essere tra i lavori selezionati per la proiezione in programma il 30 marzo nella Capitale.
In quell’occasione verranno anche annunciati i vincitori del concorso. Fino ad allora, dita incrociate e fiato sospeso.
“E’ già una bella soddisfazione essere stati selezionati – spiega Lorenzo Cassol, il regista che insieme all’insegnante Alessia Buiatti lo scorso anno ha seguito i giovani della I del Liceo delle scienze umane durante il progetto -. Abbiamo partecipato nella sezione “Cortoscuola” e l’attività è stata l’occasione per la classe per capire come si lavora nel mondo del cinema, i ruoli e le diverse fasi che portano alla nascita di un film”.
Il percorso che dall’insegnamento delle basi della teoria cinematografica ha portato gli adolescenti alla realizzazione del loro corto da una decina di minuti, è durata circa tre mesi, un pomeriggio a settimana. “Io li ho solo seguiti, l’ideazione e la realizzazione della storia sono merito loro – prosegue Cassol, ventunenne di Belluno, studente del Centro sperimentale di cinematografia di Milano -. Il tema scelto è molto impegnativo, ne è derivato un racconto che sicuramente induce qualche riflessione”.
La storia è ambientata all’interno del Liceo, ma la riprese spaziano in centro storico e offrono anche belle vedute della cittadina dalla zona di Lambioi. Una sorta di cartolina del capoluogo Dolomitico che, oltre a testimoniare la creatività dei ragazzi, forse susciterà anche qualche curiosità in chi assisterà alla proiezione, a Roma.
La vicenda è semplice, si sviluppa in una decina di minuti e vede come protagonisti due ragazzi, un maschio e una femmina legati da una forte amicizia. I temi portati in campo sono quelli del bullismo e dell’omosessualità, affrontati con coraggio e in modo diretto, con il linguaggio tipico dei giovani e senza giri di parole.
“Il progetto rientra nelle attività curricolari attivate presso il Liceo delle Scienze Umane – spiega il coordinatore David De Prà – Tali iniziative permettono di indagare aspetti riconducibili allo studio delle scienze umane, tramite l’utilizzo delle moderne tecniche di comunicazione. Un nuovo modo di rafforzare le competenze dei ragazzi e che stiamo già riproponendo nel corrente anno scolastico”.